C'è aria di crisi, e non svelo alcun mistero. Nonostante l'ottima ripresa dei titoli di oggi, banche e borse di tutto l'Occidente faticano a diffondere anche il minimo ottimismo per l'immediato futuro. Le previsioni ci dicono che pure nel 2009 dovremo tirare la cinghia e neppure gli astri ci saranno di grande aiuto.
"Per l'influenza di Venere che entra in culo a Marte che a sua volta ha cercato di fottere Giunone, anche per il prossimo anno lavorerai gratis. Riprovaci nel 2010, potrebbe andarti meglio e se sarai fortunato non ti spilleremo i soldi della nonna che tenevi sotto il letto".
Intanto l'ombra sinistra della crisi si percepisce nelle piccole cose, nei fatti di tutti i giorni, che paiono casuali ma così non sono. Come la notizia riportata da La Repubblica di ieri 12 ottobre che mi ha fatto riflettere più delle frasi di Tremonti: a San Francisco sarà installata una rete sotto al Golden Gate, il celebre ponte che attraversa la famosa baia californiana. Per i piccioni? No, per i suicidi. A quanto pare il Golden Gate non è soltanto meta dei turisti, ma anche uno dei punti preferiti da chi vuole farla finita. Sono stati 39 nel 2007, mentre il dato provvisorio del 2008 è di 19 morti. Ma, visti i tempi, il numero è destinato a crescere...
13 ottobre 2008
09 ottobre 2008
L'Alta Velocità fotte il pendolare
Il pendolare è tale raramente per sua iniziativa, in genere si tratta di una condizione di costrizione. Gli eventi, il lavoro, gli affetti, l'amore. La caratteristica che identifica un pendolare è la ripetitività con cui intraprende il medesimo viaggio o itinerario. Io sono un pendolare. Mi sposto da un punto A a un punto B e viceversa almeno una volta ogni quindici giorni, più spesso ogni settimana. Ho due modi per esercitare il mio pendolarismo: gomma o rotaia, ma in entrambe i casi non sono particolarmente fortunato. I miei punti A e B si trovano infatti collegati da una delle autostrade più trafficate d'Italia e il treno a quanto pare non ferma più volentieri nella stazione del mio punto B.
Per realizzare quell'immane sforzo che è la "Alta Velocità" le Ferrovie hanno infatti bisogno di quattrini e allo stesso tempo di dare l'impressione di efficienza. Di conseguenza hanno messo in atto una progressiva riduzione delle corse e delle fermate e hanno abolito i treni "poveri". In pratica hanno eliminato i viaggi "low cost", quelli che si chiamavano interregionali o espresso. Il risultato è che anche in una delle zone tecnicamente più avanzate d'Italia, spostarsi è un problema. Un problema di tempo e di costi. E buonanotte al servizio pubblico. Società Autostrade e Trenitalia sono gestite da manager stra-pagati che gestiscono le aziende con l'unico obiettivo del profitto personale ancor più che aziendale e hanno dimenticato ormai da molto tempo il concetto di servizio pubblico. Grazie anche a queste persone l'Italia è un paese che affonda.
Per realizzare quell'immane sforzo che è la "Alta Velocità" le Ferrovie hanno infatti bisogno di quattrini e allo stesso tempo di dare l'impressione di efficienza. Di conseguenza hanno messo in atto una progressiva riduzione delle corse e delle fermate e hanno abolito i treni "poveri". In pratica hanno eliminato i viaggi "low cost", quelli che si chiamavano interregionali o espresso. Il risultato è che anche in una delle zone tecnicamente più avanzate d'Italia, spostarsi è un problema. Un problema di tempo e di costi. E buonanotte al servizio pubblico. Società Autostrade e Trenitalia sono gestite da manager stra-pagati che gestiscono le aziende con l'unico obiettivo del profitto personale ancor più che aziendale e hanno dimenticato ormai da molto tempo il concetto di servizio pubblico. Grazie anche a queste persone l'Italia è un paese che affonda.
31 agosto 2008
Uno di noi due è un alcolizzato

La passione per il buon vino dei veneti è risaputa e assodata almeno quanto l'idiozia di chi si mette alla guida dopo aver bevuto. Su questo non ci piove. Ma come è possibile che la metà di chi è per strada sia ubriaco? O guida soltanto chi ha bevuto, o, se tanto mi dà tanto, la metà della popolazione è alcolizzata. Non so voi, ma a me sembra un dato da corto circuito. A nessuno viene il dubbio che l'errore sia nella misurazione e non nel misurato?
Proseguendo nella lettura dell'articolo si scopre che gli impenitenti guidatori erano tutti belli che adulti. Insomma non erano i diciottenni fuori dalla discoteca di cui bisogna dare allarmata notizia ogni domenica, ma i loro paparini. Ebbene, è successo anche a me, ovvero a mio padre. Il mio babbo è un bravo e morigerato guidatore. A 63 anni compensa l'inevitabile diminuzione dei riflessi con una crescente prudenza. In 45 anni - ribadisco, 45!! - di patente il suo curriculum non vanta infrazioni, se non una multa per divieto di sosta! Quasi un record, considerando che almeno per venti di questi anni ha percorso più di 100 km al giorno. Con questo non voglio sostenere le virtù di mio padre, quanto evidenziare come la caccia all'alcolizzato si stia ritorcendo contro la popolazione anziché contro chi abusa di alcolici e non solo. Inoltre comincia ad avere le sembianze di un business...
Un paio di settimane fa, il mio babbo ha deciso di portare fuori a cena la sua dolce signora. Dopo una cenetta romantica sulle rive del Lago di Garda, la coppia si apprestava a ritornare a casa, teneri come due fidanzatini, quando sono stati bloccati - non fermati, ma bloccati - da un commando che ha messo a setaccio tutti coloro che passavano in quel momento sulla strada. Un vero posto di blocco con tanto di carro attrezzi per caricare la vettura e taxi per riportarti a casa e con tanto di verbali precompilati con l'indirizzo dell'autorimessa autorizzata.
La colpa di mio padre è stata quella di brindare con un paio di bicchieri di vino. Questo è stato sufficiente a portare il suo tasso alcolico a 0,8 come recitava l'infernale macchinetta. Conseguenza: ritiro della patente per almeno 6 mesi!! Sorprendentemente mia madre ha superato il test risultando idonea alla guida. Ma i carabinieri non sanno che mia madre non guida mai, che non ha mai usato la macchina di mio padre e che va in ansia al solo pensiero di doverla guidare. Era più pericoloso dunque l'esperto guidatore reo di avere bevuto un bicchierino o la signora completamente inesperta e spaventata?
Intanto quella stessa sera qualcun altro, completamente ubriaco e sotto l'effetto di stupefacenti, uccideva una ragazza incinta.
26 agosto 2008
Non ti scordar della Giuseppa

Torno in città e stamane, bello pimpante al mio secondo giorno di lavoro, decido di ingannare il mio insolito anticipo sorbendo un caffè al bar. E lei è lì. Il barman addirittura fischietta e canticchia in falsetto il motivetto di quest'aria infernale. Ma possibile che io sia l'unico a trovare la canzonetta ripugnante? E la voce forzatamente sgraziata della Giuseppa Gaetana Ferreri fastidiosa? Voglio precisare che non ce l'ho assolutamente con la giovane artista che, sono certo, dopo tanti sacrifici raggiunge ora un meritato successo. Chi mi fa veramente incazzare è chi ha preso l'aspirante cantante di Abbiategrasso per travestirla da Amy Winehouse. Devono aver pensato: "ah piace la Winehouse? Bene noi ne facciamo il clone pecoreccio. Cavalchiamo la moda. Prendiamo una sconosciuta dalla folta chioma e ne facciamo la versione casalinga della scombussolata Amy". Tanto si sa che gli italiani abboccano.
13 giugno 2008
Ci giochiamo tutto sulla distanza

10 giugno 2008
Il fattore vincente in F1

16 aprile 2008
La prima promessa

15 aprile 2008
L'impero della libertà

29 febbraio 2008
12 febbraio 2008
Il carrozzone

09 gennaio 2008
Sarkazy Sua e... de su nonno

08 gennaio 2008
Sarkazy Sua

20 dicembre 2007
BerlUstioni

Bondi parla di stigmate; secondo Bonaiuti dopo il contatto anche l'acqua calda, di evidente provenienza comunista, si è convertita e voterà per il Popolo della Libertà. Berlusconi, interpellato a caldo ha parlato di intimidazioni inaccettabili da parte della magistratura e di armata rossa degli acquedotti, ricordando di quando anche lui era un'idraulico.
19 dicembre 2007
L'importante è esagerare

L’ha rifatto: quando qualcuno lo indica, lui prende con le mani un po’ di sabbia e la getta in aria. È la sua tecnica, elaborata e affinata da anni di presidio delle pubbliche scene. Se qualcuno lo accusa, prima attacca e poi parla d’altro:
1) “è l’armata delle toghe rosse che si rimette in moto”
2) “Calciopoli era una montatura…”.
Lui è vittima dei maligni, mentre il popolo è dalla sua parte... scimmie comprese ovviamente.
17 dicembre 2007
Supertelegattoneee... miaoooo

13 dicembre 2007
Non l'avrei mai detto

10 dicembre 2007
Daniele il recidivo

Il dubbio sulle sue intenzioni non appare privo di fondamento: era realmente preoccupato di proteggere l'immagine del suo uomo di punta Giuliano Ferrara o piuttosto aveva già le palpitazioni per le possibili conseguenze di quello che ancora non era andato in onda? (Luttazzi stava lavorando alla puntata che sarebbe dovuta andare in onda lo scorso sabato, e che avrebbe preso di mira l'Enciclica di Papa Benedetto XVI). Non è meno strano che il telegiornale dell'emittente venerdì non abbia dato (per primo) la notizia della sospensione del programma e del licenziamento del comico (avvenuto a tutti gli effetti oggi), mentre il buon Campo Dall'Orto si era già preoccupato di informare tutte le agenzie. Una svista. Lo stesso Ferrara sembra incuriosito dalla vicenda, tanto da aver invitato i due protagonisti a parlarne a 8 e mezzo, ma senza malizia da odience.
p.s.: D'accordo, la frase che ha causato il suo licenziamento non è delle più eleganti (penso a Giuliano Ferrara in una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta), ma in fin dei conti non diffama nessuno dei personaggi coinvolti... o no?
30 novembre 2007
Natale in casa Cupiello

Ora, se per ognuno di noi comuni mortali il Natale commerciale è una grandissima rottura di palle, figuratevi cosa possa essere per chi conta veramente a questo mondo, per una famiglia importante, per, echennesò, per i Bush per esempio. Immaginatevi cosa possa essere organizzare le feste di Natale per la famiglia presidenziale. Per fortuna Laura Bush può contare oltre che sulla sua personale esperienza, sull'appoggio di fior fiore di consulenti e collaboratori che l'aiutano a organizzare e gestire il tutto. Si parla di circa 900 mila cartoline da spedire, 60 mila ospiti da ricevere (e chissà quanto magnano pure) e 33 alberi di Natale, giusto per dare un ordine di grandezza. Per farlo si fa aiutare da 73 volontari (volontari? traduzione: pagati in nero) che lavorano incessantemente anche per preparare il presepe del diciottesimo secolo e soprattutto per l'annuale cortometraggio che vede come protagonista la dolcissima coppia di fox terrier presidenziali.
Dato che capisco la difficoltà e la delicatezza del momento in casa Bush, vorrei anch'io porgere anzi tempo i miei omaggi e gli auguri di passare un sereno Natale, fortunatamente l'ultimo, alla Casa Bianca. Per farlo ho pensato dunque di mandare idealmente alla signora Bush (immortalata nella foto mentre soppesa un'artistica palla) non una ma un sacco di cartoline. Un sacco di cartoline che il governo americano non vuole mostrare a nessuno... Non le ho fatte io, ma i marines che il suo buon maritino ha spedito in Iraq. Per vederle cliccate qui.
27 novembre 2007
Giustizia televisiva

Antefatto: nel 1985 Graziella, che lavorava in una lavanderia nel messinese, fu assassinata dal boss Gerlando Alberti, per aver involontariamente rinvenuto la sua agenda. Dopo 20 anni di indagini, nel 2004 Alberti, assieme al complice Suteri, fu condannato all'ergastolo, ma i giudici della Corte d'Assise furono così distratti da non depositare entro i termini previsti le motivazioni della sentenza, che venne dunque annullata. Scontata un'altra condanna per traffico di droga, l'Alberti uscì dunque dal carcere soltanto un anno e mezzo dopo, rientrando tra i benificiari dell'indulto. Il caso suscita l'interesse della stampa, e così nel 2006 Mastella incarica un'indagine sul magistrato colpevole di non aver depositato in tempo i documenti, che si conclude con un nulla di fatto.
Il Ministro Mastella ha bloccato la messa in onda della fiction in quanto, parole sue, "avrebbe potuto turbare la serenità dei giudici della Corte d’Assise di Appello che dal 13 dicembre si riuniranno in udienza proprio per il processo che riguarda l’assassinio di Graziella Campagna".
Qualcuno potrebbe invece sospettare che il nostro onorevole voglia prevenire possibili dubbi sull'efficacia della Giustizia Italiana e/o che il tema dell'indulto torni d'attualità in un momento e in un modo a lui scomodo. Insomma meglio che la gente non sappia, anche se si tratta soltanto di una fiction. Una fiction!
Qualcun altro potrebbe invece fantasticare sul fatto che non viviamo in un paese completamente libero, in cui il rapporto tra media e potere politico assomiglia più a un'orgia che alla coesistenza di due entità distinte. Ma queste sono solo supposizioni.
23 novembre 2007
Savoy-Hardy

La "nostra" Giustizia è peraltro talmente stravagante che potrebbe anche dare loro ragione. Il RIS di Parma ci sta già lavorando. Pare infatti che la situazione fosse troppo poco confusa: i Savoia, gli avvocati e lo Stato. Insomma nemmeno un povero disgraziato con un alibi sospetto.
In compenso quel simpaticone di Emanuele Filiberto e l'integerrimo genitore possono sempre andare allo stadio: le curve che verranno interdette agli ultras potranno essere aperte a famiglie e scolaresche. Speriamo che non manchi un poliziotto distratto.
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