29 febbraio 2008

Cogli la prima mela

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12 febbraio 2008

Il carrozzone

Scusate il silenzio, un po’ più prolungato del solito. Ora l’interrompo, almeno momentaneamente. Ammesso che questo interessi a qualcuno. Purtroppo non ce l’ho fatta, e nutro tuttora profonda invidia per tutti coloro che riescono ad esprimersi normalmente. Che riescono a dare le notizie e che riescono anche a commentarle come nulla fosse. Ci vuole stomaco. Io ho dovuto prendermi una pausa e fare un bel respiro profondo. Quello che ho inalato però non odorava di pane fresco. Puzzava piuttosto come la spazzatura campana. Durante questo primo mese del 2008 è successo di tutto, per questo mi sono sentito smarrito. La crisi dei rifiuti, il caso Mastella, la caduta del governo, la decisione di ritornare alle urne, l’inizio della campagna elettorale e le prime conseguenti stronzate d’artificio. In tutto questo conservo una sola amara certezza: non cambierà un beneamato cazzo. L’ultima chicca l’ho letta oggi: Ferrara vuole correre alle elezioni. Era ora. Almeno così butterà giù qualche chiletto, che di certo male non gli fa. Ha già rassicurato tutti che non si tratterà tuttavia di un partito, ma di un movimento. Nel suo caso, sarà di certo un movimento di panza. In ogni caso niente paura, sarà un aborto. Il premio simpatia va però a Valentino Rossi, che in tutto questo non c’entra nulla, ma che è riuscito a rimediare al danno d’immagine causato dall’evasione fiscale con una grottesca foto che lo vede sorridente al fianco del presidente dell’Ufficio delle Entrate. Entrambi contenti, come alla Ruota della Fortuna. A proposito, a quando una petizione per toglierci dalle palle quel simpatico pirla del figlio della signorina Silvani? Sono amareggiato. Berlusconi mi ha consigliato di alzarmi e camminare, ma io non ce la faccio. Per convincermi mi ha mostrato le stigmate. Ha pure aggiunto che dovremmo tutti ringraziare Mastella per aver fatto cadere il governo. Non posso, ho la nausea. Vorrei soltanto ricordare che il suddetto governo è caduto perché il suddetto Ministro non si è sentito adeguatamente protetto. Non mi pronuncio, attendo il parere di Ruini. Intanto il carrozzone della campagna elettorale si è rimesso in moto. Tanto non si era mai fermato. A tutti i partiti la cosa fa piacere, considerati i lauti finanziamenti pubblici approvati unanimemente un anno e mezzo fa. A noi invece la cosa non può fare piacere alcuno, dato che saremo inaciditi per i prossimi due mesi da incomprensibili comizi televisivi basati sulla confusione. Tratteremo male il nostro vicino, macellaio, collega. Proveremo odio per la parte avversaria, ammesso che capiremo da che parte schierarci. Vivremo male, ma ad aprile ci sarà un Italia nuova. Fidatevi gente, fidatevi.