13 giugno 2008

Ci giochiamo tutto sulla distanza

Per tutti quelli che si fossero messi in ascolto solo ora, ho una notizia da darvi: sono iniziati gli Europei di calcio 2008. Svizzera e Austria, le nazioni che ospitano la manifestazione. Purtroppo l'esordio della nostra Nazionale non è stato dei migliori: una pesante sconfitta per tre a zero con l' Olanda e hanno preso il via critiche, commenti, valutazioni da parte di esperti e non (più NON per la verità) sulle cause della Caporetto italiana. Anche io, da esperta ignorante di calcio, ho voluto fare la mia diagnosi. Responso: i nostri giocatori hanno semplicemente sofferto di stress da viaggio. Ritiro degli Azzurri, Baden (Austria), Prima partita, Berna (Svizzera). Consultando la guida Michelin on line, scopro che le due ridenti località distano la bellezza di 869 km. Quei sempliciotti degli olandesi invece, hanno scelto come sede del ritiro, Losanna. Losanna (Svizzera) - Berna (Svizzera) 106 km. L'Italia si è trasferita a Berna, in aereo, con un volo di prima classe e tutti i confort che una Nazionale campione del Mondo necessita. Gli olandesi? Un banalissimo pullman. Non sarà che l'Olanda ha scelto il proprio ritiro in Svizzera perchè tutte le partite del girone C, lo stesso dell'Italia fate bene attenzione, si svolgeranno tutte in terra svizzera? Mah! Sarà anche che uno degli sponsor ufficiali della Nazionale è la FIAT e che in un immenso cartellone pubblicitario, piazzato davanti a Casa Azurri, una immaginaria linea blu unisce virtualamente Italia, Austria e Svizzera, ma si vede anche a occhio nudo che qualcosa non va. Ok l'obiettivo dello sponsor sarà anche quello di fare tantissima strada, ma in sostanza, noi italiani, siamo andati a est invece che a ovest, come se guidasse un ubriaco. Ecco spiegata la defiance della prima partita: i giocatori soffrivano di evidente malessere da jet leg. Con molta probabilità chi ha scelto l'Austria come sede del ritiro azzurro, ha calcolato che Baden dista solo 36 km da Vienna, sede della finale. Peccato che non abbia calcolato anche le difficoltà per arrivarci alla finale. A proposito Firenze - Berna sono 650 km, se l'Italia fosse rimasta a Coverciano avrebbe fatto meno strada.

10 giugno 2008

Il fattore vincente in F1

Ma chi l'ha detto che la Formula 1 è ormai diventata noiosissima e al contrario la Moto GP un divertimento assicurato con continui colpi di scena, sorpassi azzardati e brividi mozzafiato? Domenica pomeriggio. Ore 18, tutti comodamente distesi sul sofà, perchè in piedi sul divano, come urla sempre un noto commentatore tv, si sta solo per seguire la Moto GP. Semaforo rosso... Rombo dei motori... Verde... Pronti, via! E' iniziato il Gran Premio di F1 di Montreal in Canada e ne seguiranno delle belle. Perchè quando ti capita di vedere una gara che permette di fare un giretto in testa al gruppo, concedendo così al pilota l'illusione di essere almeno per una volta, primo è già uno spettacolo. Se poi assisti ad una serie di imprevedibli circostanze che rendono il tutto più divertente, perchè non fermarsi fino alla fine per vedere cosa succederà? Ma andiamo con ordine. Vincitore del GP, Robert Kubica su Bmw. Si scrive Kubica ma si legge Kubizza, o almeno così lo chiama il commentatore Rai. L'uomo giusto al posto giusto. Si perchè Kubica è al fianco destro di Raikkonen davanti al semaforo rosso dalla pit lane. Complimenti per la scelta, perchè sul fianco sinistro un distrattissimo Hamilton è stato capace di fare cose che neanche in centro a Milano all'ora di punta succedono. Distratto e probabilmente nervoso deve aver visto rosso. Tutto, tranne il semaforo! Certamente di rosso ha visto il culo della Ferrari di Kimi che ha inforcato come nulla fosse, senza segni di frenata. E sempre come se nulla fosse, è sceso dalla sua monoposto, ha osservato il danno e ha dato semplicemente una pacca sulla spalla al collega. Quel che si dice una constatazione amichevole. Del resto Hamilton era stato avvisato, sabato sera ne aveva a lungo parlato con Massa. Il piccolo brasiliano, ricordandosi di essere passato con il rosso giusto un anno prima, e per questo beccatosi una nota sul registro lunga così, ha pensato bene di rimembrare l'accaduto al pilota McLaren. Chiaro il suo disegno: far fuori i due avversari in un solo colpo e darsi alla pazza gioia sul podio. Peccato che ad un rifornimento si sia dimenticato di ritirare i bollini; tornato ai box ha poi dovuto arrancare come un forsennato per recuperare posizioni. Lodevole però l'impresa, soprattutto il doppio sorpasso ai danni di Kovalainen e Barrichello che l'hanno convinto a presentarsi alle prossime Olimpiadi di Pechino nella scpecialità doppio salto carpiato. Barrichello per qualche giro si è pure ritrovato in testa. Anche lui stenatava a crederci tanto che ha chiesto via radio se fosse su "Scherzi a parte". Alla risposta negativa del suo team manager, si è messo a piangere dal'emozione, ha appannato la visiera e ciao, ciao! Sul podio quindi finiscono al primo e al secondo posto, per la prima volta nella storia della F1, due Bmw: quella di Kubica e quella di Heidfeld. Sul gradino più basso si vede spuntare il vecchio Coulthard. I giornali riportano che il pilota era atteso alla conferenza stampa, ma siccome certe giornate non capitano ormai spesso ad uno della sua età, pare abbia preferito scappare con due paddock girls per festeggiare. Via sms ha fatto comunque sapere che le ragazze lo amano già e che lui si sente ringiovanito. Un vero gentlemen.