31 agosto 2008

Uno di noi due è un alcolizzato

Stamane il quotidiano veronese L'Arena riportava i risultati dell'ennesima operazione sulle strade della provincia di Verona da parte dei Carabinieri. Il quadro è inquietante: il 50% dei guidatori fermati erano "sotto l'effetto di alcolici". Uno su due. Se non sono io, sei tu.
La passione per il buon vino dei veneti è risaputa e assodata almeno quanto l'idiozia di chi si mette alla guida dopo aver bevuto. Su questo non ci piove. Ma come è possibile che la metà di chi è per strada sia ubriaco? O guida soltanto chi ha bevuto, o, se tanto mi dà tanto, la metà della popolazione è alcolizzata. Non so voi, ma a me sembra un dato da corto circuito. A nessuno viene il dubbio che l'errore sia nella misurazione e non nel misurato?

Proseguendo nella lettura dell'articolo si scopre che gli impenitenti guidatori erano tutti belli che adulti. Insomma non erano i diciottenni fuori dalla discoteca di cui bisogna dare allarmata notizia ogni domenica, ma i loro paparini. Ebbene, è successo anche a me, ovvero a mio padre. Il mio babbo è un bravo e morigerato guidatore. A 63 anni compensa l'inevitabile diminuzione dei riflessi con una crescente prudenza. In 45 anni - ribadisco, 45!! - di patente il suo curriculum non vanta infrazioni, se non una multa per divieto di sosta! Quasi un record, considerando che almeno per venti di questi anni ha percorso più di 100 km al giorno. Con questo non voglio sostenere le virtù di mio padre, quanto evidenziare come la caccia all'alcolizzato si stia ritorcendo contro la popolazione anziché contro chi abusa di alcolici e non solo. Inoltre comincia ad avere le sembianze di un business...
Un paio di settimane fa, il mio babbo ha deciso di portare fuori a cena la sua dolce signora. Dopo una cenetta romantica sulle rive del Lago di Garda, la coppia si apprestava a ritornare a casa, teneri come due fidanzatini, quando sono stati bloccati - non fermati, ma bloccati - da un commando che ha messo a setaccio tutti coloro che passavano in quel momento sulla strada. Un vero posto di blocco con tanto di carro attrezzi per caricare la vettura e taxi per riportarti a casa e con tanto di verbali precompilati con l'indirizzo dell'autorimessa autorizzata.
La colpa di mio padre è stata quella di brindare con un paio di bicchieri di vino. Questo è stato sufficiente a portare il suo tasso alcolico a 0,8 come recitava l'infernale macchinetta. Conseguenza: ritiro della patente per almeno 6 mesi!! Sorprendentemente mia madre ha superato il test risultando idonea alla guida. Ma i carabinieri non sanno che mia madre non guida mai, che non ha mai usato la macchina di mio padre e che va in ansia al solo pensiero di doverla guidare. Era più pericoloso dunque l'esperto guidatore reo di avere bevuto un bicchierino o la signora completamente inesperta e spaventata?

Intanto quella stessa sera qualcun altro, completamente ubriaco e sotto l'effetto di stupefacenti, uccideva una ragazza incinta.

26 agosto 2008

Non ti scordar della Giuseppa

Rompo il digiuno grafico per parlare di una questione di vitale importanza. Una volta tanto (o, se preferite, tanto per cambiare) voglio denunciare un mio disagio personale e spero che lo accetterete in quanto sfogo di fine estate (in caso contrario potreste sempre cambiare pagina). Il fatto è che sono appena tornato dalle vacanze. Sì, proprio quei sacrosanti giorni di riposo che non facciamo altro che desiderare per tutto il resto dell'anno. Bene, durante la mia disperata ricerca di relax, sono stato tormentato in ogni dove da lei: la Giuseppa. Impossibile accendere la radio senza imbattersi nella "sua" 'Non ti scordar di me'. Bene, direte, fai a meno di accederla. Appunto: l'insidiosa melodia mi inseguiva perseguitandomi ovunque, dalla spiaggia agli esercizi commerciali. Una piaga.
Torno in città e stamane, bello pimpante al mio secondo giorno di lavoro, decido di ingannare il mio insolito anticipo sorbendo un caffè al bar. E lei è lì. Il barman addirittura fischietta e canticchia in falsetto il motivetto di quest'aria infernale. Ma possibile che io sia l'unico a trovare la canzonetta ripugnante? E la voce forzatamente sgraziata della Giuseppa Gaetana Ferreri fastidiosa? Voglio precisare che non ce l'ho assolutamente con la giovane artista che, sono certo, dopo tanti sacrifici raggiunge ora un meritato successo. Chi mi fa veramente incazzare è chi ha preso l'aspirante cantante di Abbiategrasso per travestirla da Amy Winehouse. Devono aver pensato: "ah piace la Winehouse? Bene noi ne facciamo il clone pecoreccio. Cavalchiamo la moda. Prendiamo una sconosciuta dalla folta chioma e ne facciamo la versione casalinga della scombussolata Amy". Tanto si sa che gli italiani abboccano.