Visualizzazione post con etichetta Stranezze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Stranezze. Mostra tutti i post

29 febbraio 2008

Cogli la prima mela

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

23 novembre 2007

Savoy-Hardy

I Savoia, o meglio ciò che ne resta, sono in Italia solo da un paio d'anni, ma si sono subito immedesimati nella parte. Ospiti dei salotti televisivi si sono presentati come si confà a degli autentici vip. Perché questo è ciò che conta qui da noi. Si sono fatti intercettare, indagare e chiedono risarcimento per le sofferenze subite prima di posare piede sull'italico suolo (sono convinto che un giorno chiederanno i danni per essere stati fatti rientrare). Manca soltanto che fondino un partito o che ammazzino un famigliare e possono orgogliosamente dichiararsi a pieno titolo italiani.
La "nostra" Giustizia è peraltro talmente stravagante che potrebbe anche dare loro ragione. Il RIS di Parma ci sta già lavorando. Pare infatti che la situazione fosse troppo poco confusa: i Savoia, gli avvocati e lo Stato. Insomma nemmeno un povero disgraziato con un alibi sospetto.
In compenso quel simpaticone di Emanuele Filiberto e l'integerrimo genitore possono sempre andare allo stadio: le curve che verranno interdette agli ultras potranno essere aperte a famiglie e scolaresche. Speriamo che non manchi un poliziotto distratto.

05 giugno 2007

Il senso della vita, dopo la morte

Avete mai visto quest’uomo? Magari avete incontrato la sua simpatica facciona in tribunale o su Canale 5, durante il programma di Bonolis "Il Senso della Vita". Si chiama Vitto Claut, è un avvocato di Pordenone ed è giunto agli onori della cronaca per essere il primo e unico italiano ad aver aderito al programma di ibernazione della Alcor Life Extension Foundation di Scottsdale, in Arizona. Alla modica cifra di 3.600 euro l’anno (per un totale di 175.000 euro) si è infatti assicurato una cella personalizzata per essere “cryogenato” nella clinica della Alcor non appena passerà a miglior vita. La sua fede per la scienza l’ha portato ad affermare: “se riuscirò a prolungare anche solo di un giorno la mia vita per vedere come sarà cambiato il mondo fra 100 o 200 anni, tutto questo avrò avuto un senso”. È proprio questo l’obiettivo della fondazione americana: il defunto viene immediatamente ibernato secondo un particolare procedimento che consiste nel portare la sua testa a -90° entro pochi minuti dal decesso. Negli attimi successivi i fluidi corporei vengono mischiati a una particolare soluzione e il corpo viene immerso a testa in giù nell’azoto liquido in una capsula personale. L’abbonato verrà risvegliato non appena la medicina avrà scoperto… come fare.
In pratica le salme rimarranno in attesa che la scienza scopra una cura contro la morte.
Oltretutto, come è facile intuire, per l’efficacia del processo di ibernazione è indispensabile la tempestività d’intervento e per questo al momento del decesso il corpo del defunto dovrebbe trovarsi in una delle cliniche convenzionate con la fondazione (tutte in Arizona a quanto pare). Questa controindicazione non ha scalfito minimamente l’entusiasmo del Sig. Claut, che non appena è venuto a conoscenza del programma della Alcor se n’è subito appassionato, tanto che ne è diventato un autentico promotore. Il suo obiettivo è quello di coinvolgere anche altre persone in questa “esperienza” e poter magari aprire un centro Alcor anche in Europa, magari proprio in Italia. Carico di eccitazione per il progetto sostiene di non temere qualche scherzo del destino e progetta di ritirarsi in una delle cliniche convenzionate quando sentirà avvicinarsi la fatidica ora. Dà un certo conforto sapere che c’è chi in vita si preoccupa di come affronterà la morte e soprattutto pianifica la propria resurrezione. E pensare che c’è ancora gente che affronta ogni giorno come se fosse l’ultimo; che si sveglia ogni mattino e non ha la certezza di arrivare a sera. Non ci resta che sperare che trovino al più presto questa benedetta cura contro la morte. Magari un giorno riusciremo a trovare anche un antidoto alla stupidità e, non sia mai, all'egoismo. Ma sempre, sia chiaro, per il bene della scienza.

25 maggio 2007

Il Santo del giorno

Ben'arrivato Venerdì. No, non mi sto riferendo al tanto sospirato giorno della settimana atteso da tutti i lavoratori, ma a un bimbetto nato in quel di Genova, al quale i genitori hanno messo nome Venerdì. No, Robinson Crusoe e il suo fedele amico-servitore non c’entrano. C'entra invece un decreto che pare preveda guai nel caso si decidano per i figli nomi che fanno riferimento al sesso o siano «ridicoli e vergognosi». I genitori sostengono che otto mesi fa, quando si sono racati all'anagrafe, nessuno aveva sollevato obiezioni: l'addetto li guarda un po' perplesso, ma manda avanti la pratica,con la sola avvertenza che ai sensi di legge probabilmente dovrà fare una segnalazione alla procura, in quanto il nome Venerdì rientra nella categoria di quelli ridicoli o vergognosi». Da lì comincia l’odissea: la pratica finisce sul tavolo del tribunale di Genova, il quale sentenzia che Venerdì non può chiamarsi così: o i genitori provvedono a cambiargli i connotati anagrafici, oppure saranno gli stessi giudici ad appioppare al bimbo il nome del santo del giorno della sua nascita. Sfortuna vuole che Venerdì sia nato il 3 settembre e debba dunque chiamarsi Gregorio Magno. Povero piccolo! Mamma e papà hanno deciso di resistere fino all’ultimo grado di giudizio, convinti di avere più di un asso nella manica. La mamma, anzi, cala "il carico da undici", sostenendo che se la figlia di Totti può chiamarsi Chanel non vede perchè suo figlio non possa essere Venerdì. E in effetti... Due domande mi sorgono spontanee: come chiameranno un loro eventuale secondogenito? Sabato? E se il piccolo fosse nato il prossimo 3 giugno, lo chiamavano Trinità? Beh... questo non sarebbe poi tanto male.



24 maggio 2007

124.000 euro per una merda!

In giro c'è gente strana. Gli artisti, ormai è risaputo, sono stravaganti, ma i collezionisti, se possibile, sanno esserlo anche di più. Ieri a Milano alla casa d'aste Sotheby's un collezionista europeo (del quale evidentemente è meglio non sapere né il nome né la nazione) si è aggiudicato per la modica cifra di 124.000 euro una deliziosa scatoletta, in particolare la diciottesima di novanta confezionate dal maestro Piero Manzoni (nato il 13 luglio 1933, morto il 06 febbraio 1963). Si tratta di un'opera d'arte sfornata, è il caso di dirlo, nel 1961 e intitolata provocatoriamente "Merda d'artista". La cosa bizzarra è che nessuno, ma dico nessuno, in cinquant'anni non ha mai osato chiedere cosa in realtà contenessero queste scatolette. L'artista di Soncino (Cremona) s'è guardato bene dal dare delucidazioni sui 30 grammi di sostanza presumibilmente organica confezionata nelle sue opere e s'è portato magistralmente il segreto nella tomba. Quello di ieri è stato il record toccato da una delle novanta rappresentanti del genio di Manzoni e mi ha dato di che pensare: potenzialmente se c'è qualcuno disposto a spendere 124.000 euro per 30 grammi di presunta, e sottolineo presunta, merda, quanto si potrebbe guadagnare con tutta quella in cui sta affogando Napoli e la Campania? L'importante è confezionarla con cura...



23 marzo 2007

C'è speranza per tutti

Siete brutti come un rutto e/o puzzate come un ratto? Nemmeno vostra madre vi fa gli auguri di Natale per paura di dovervi abbracciare e baciare? Le ragazze non uscirebbero con voi nemmeno se andaste a prenderle con una fiammante Ferrari e nemmeno se loro si trovassero già su una statale? Non è ancora detta l’ultima parola… C’è speranza anche per noi! Cioè, volevo dire per voi! Internet è il luogo migliore per fare conoscenza e per mostrare il meglio di voi. Perché si sa, che chi è brutto fuori è bello dentro. Almeno… Sulla rete si possono conoscere tante persone, mostrare il proprio lato romantico (o il lato che preferite insomma) e le possibilità di conquista aumentano anche per chi non può basare le sue tattiche di seduzione totalmente sulla propria beltà. Accade quindi che anche chi ha un evidente difetto fisico riesce a trovare l’anima gemella, la persona che realmente lo capisce e lo ama, scoprendolo prima per ciò che è e soltanto poi per come appare. Siete scettici? Volete un esempio? Guardate l’uomo nella foto. Si chiama Yu Zhenhuan, è cinese ed è un musicista rock (beh… cos’altro poteva fare?). Il suo difetto fisico è abbastanza evidente e si tratta di una sovrapproduzione pilifera che gli è valsa il guinness dei primati (inteso come “superiorità assolute” e non come scimmie!!) come “Uomo più peloso del mondo”. E' infatti ricoperto di pelo sul 96% del proprio corpo, con una media di 41 peli per centimetro quadrato. Non sappiamo se per merito della sua fama, o per il suo animo romantico, il nostro amico Yu ha conosciuto tre anni or sono la sua anima gemella proprio sul web. La notizia del giorno è che i due, dopo regolare fidanzamento, convoleranno presto a giuste nozze! Queste si che sono belle notizie!! Messaggi che infondono ottimismo! Finalmente c’è speranza per tutti!!! Belli, ma soprattutto brutti.

Compagnia aerea

Se Dastiro ci sta istruendo su come affrontare gli inconvenienti più subdoli delle ferrovie italiane e il suo rapporto con Trenitalia sta ormai prendendo davvero una bruttapiega, sappiate che anche volendo cambiare mezzo di locomozione, le cose non vanno meglio. Prendete un businessman londinese, doppio petto e ventiquattrore che sta tornando da uno dei suo numerosi viaggi d’affari portato a termine dall’altra parte del mondo, l’India, la nuova frontiera del business. Volo British Airways Nuova Delhi – Londra, ovviamente first class. Le nove ore di traversata diventano l'imperdibile occasione per concedersi un sonnellino ristoratore; così il protagonista della nostra storia si abbandona al morbido abbraccio di Morfeo per qualche ora. Riaperti gli occhi e stiracchiata la schiena il nostro uomo d’affari scopre al suo fianco una nuova passeggera. Una compagna di viaggio alquanto silenziosa a dire il vero, a quanto pare caduta in un sonno profondo... Forse un po' troppo profondo... La donna, di origine indiana e molto anziana, era infatti deceduta subito dopo il decollo da Delhi nel settore economy e non sapendo dove piazzare la signora, gli assistenti di volo hanno ben pensato che, visto che c’era un posto in prima classe, la si potesse mettere lì. Detto fatto, sistemandola anche di tutto punto, circondandola con dei cuscini per tentare di tenere il corpo diritto che ondeggiava ad ogni movimento dell’aereo. Immaginate il viaggio horror nel lusso della prima classe, di questo passeggero, che racconta di essere rimasto comprensibilmente sconvolto. Sicuramente avrà continuato a viaggiare cercando di non guardare, magari con le cuffiette sempre in testa tentando di distrarsi con la visione dell’ultimo movie di successo targato Bolliwood, o tentando di riassopirsi, con il terrore di trovare al risveglio altre macabre novità. Si può solo presumere con quale voglia e difficoltà , anche perché accanto al cadavere, la figlia della vittima, ha seguitato a piangere e gridare e come se non bastasse pare che dopo qualche ora a temperatura ambiente, la donna cominciasse pure a puzzare. Un vero incubo. Arrivato a destinazione il nostro frequent flayer, si rivolge alla British Airways per lamentarsi e chiedere il rimborso del suo biglietto da 3000 sterline (4500 euro circa). La compagnia si è profusa in convenevoli scuse per il disagio, spiegando che è sempre difficile gestire un cliente che muore a bordo anche perché (fortunatamente) non è una situazione che si verifica sovente; insomma come dire “non è colpa nostra, ripigliati e fattene una ragione”. Quindi sappiate che se non avete i soldi per permettervi un viaggio in prima classe ma non volete rinunciare a tutti i comfort, vi basterà morire lungo un tragitto aereo a bordo della BA e sarete immediatamente accontentati. Può sembrare un metodo un po’ estremo è vero, ma il risultato è assicurato.