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13 gennaio 2010
05 gennaio 2010
Berlusconi sfigurato dalla chirurgia estetica
Questo è l'unico motivo che riesco a dare alle bizzarre bendature del cavaliere. Sì lo so che è sempre troppo facile gridare al complotto alla montatura e via dicendo, certo è che nel caso dell'aggressione al nostro Presidente del Consiglio le stranezze non si contano (come del resto quasi sempre quando c'è di mezzo lui: gli si può dir tutto tranne che non sia originale).
Già nei primi giorni successivi all'aggressione di piazza Duomo più di qualche blogger sollevava dubbi e perplessità. In particolare si faceva notare come la camicia del cavaliere fosse intonsa nonostante la ferita al labbro che si sa provoca una fuoriuscita copiosa di sangue, come le riprese non riuscissero mai a mostrare con precisione il lancio ma soprattutto l'impatto dell'oggetto sulla faccia di Berlusconi. In molti hanno pensato alle solite bizzarre teorie complottiste, come avvenne anche per l'11 settembre.
(Nella foto Berlusconi il 28/12/2009 al compleanno della giovane e avvenente Michaela Biancofiore, deputata PDL)
Durante le feste di Natale però Berlusconi si è presentato al centro commerciale con il solito sorriso. Nessun taglio sul labbro. In compenso una strana bendatura sulla guancia sinistra e un cerotto al naso (forse per respirare meglio? glielo avrà prestato Seedorf?).
Ciò che più di tutto mi inquieta è che nessun telegiornale ancora una volta abbia provato a indagare, a dare riscontro anche sulle bizzarre voci del complotto. Hanno taciuto tutti ancora una volta. Mi inquieta, dicevo, perché nel resto d'Europa ancora una volta non è così e si è parlato anche di questa possibilità.
Come al solito qui tutto tace in attesa di riprendere il gran casino della campagna elettorale dove, guarda caso, si farà ampio uso dell'immagine di Berlusconi insanguinato, il Berlusconi vittima dei terroristi mediatici e non che tanto commuove le folle.
Appunto... Folle.
Già nei primi giorni successivi all'aggressione di piazza Duomo più di qualche blogger sollevava dubbi e perplessità. In particolare si faceva notare come la camicia del cavaliere fosse intonsa nonostante la ferita al labbro che si sa provoca una fuoriuscita copiosa di sangue, come le riprese non riuscissero mai a mostrare con precisione il lancio ma soprattutto l'impatto dell'oggetto sulla faccia di Berlusconi. In molti hanno pensato alle solite bizzarre teorie complottiste, come avvenne anche per l'11 settembre.

Durante le feste di Natale però Berlusconi si è presentato al centro commerciale con il solito sorriso. Nessun taglio sul labbro. In compenso una strana bendatura sulla guancia sinistra e un cerotto al naso (forse per respirare meglio? glielo avrà prestato Seedorf?).
Ciò che più di tutto mi inquieta è che nessun telegiornale ancora una volta abbia provato a indagare, a dare riscontro anche sulle bizzarre voci del complotto. Hanno taciuto tutti ancora una volta. Mi inquieta, dicevo, perché nel resto d'Europa ancora una volta non è così e si è parlato anche di questa possibilità.
Come al solito qui tutto tace in attesa di riprendere il gran casino della campagna elettorale dove, guarda caso, si farà ampio uso dell'immagine di Berlusconi insanguinato, il Berlusconi vittima dei terroristi mediatici e non che tanto commuove le folle.
Appunto... Folle.
14 dicembre 2009
Una statuetta del duomo
Solidarietà a Berlusconi.
Non avrei mai pensato di doverlo dire ma è così.
Ieri, domenica 13 dicembre 2009, il nostro Presidente del Consiglio è stato colpito al volto da una statuetta raffigurante il duomo di Milano scagliatagli addosso da un tale Tartaglia, ingegnere elettronico incensurato in cura psichiatrica da un decennio.
Me ne vergogno, ma voglio essere sincero: una parte di me ha provato una sorta di piacere. Perdonatemi per questo. Voglio unirmi a tutti i messaggi di condanna per questo folle, irresponsabile, vigliacco e bastardo gesto. Nel quale personalmente però non vedo nulla di politico. Fosse stato un gesto politico avrebbe avuto un messaggio, avrebbe tirato del fango o del letame o delle uova marce... (non voglio dare troppe idee e passare per terrorista, SONO COSE CHE NON SI FANNO STO SOLO PROVANDO A RAGIONARE).
Però sono stati prontamente accusati tutti i giornali "di sinistra", i giudici (comunisti) e i politici che "innalzano" lo scontro verbale come Tonino Di Pietro.
[Tonino Di Pietro viene accusato di innalzare lo scontro verbale... e nessuno del PD, dei Radicali, dei Comunisti... di coloro che stanno a sinistra dell'UDC insomma proferisce una parola al riguardo. Mah]
Sono certo che la destra saprà sfruttare il gesto di questo imbecille al meglio. Bondi piange, Bonaiuti parla già di profezie. Al San Raffaele è apparsa la stella cometa.
Berlusconi perdonerà Tartaglia con un gesto della mano e dimostrerà ancora una volta a tutti la sua magnanimità.
Rimane il fatto che è il politico più odiato della storia della Repubblica Italiana assieme a Mussolini con il quale condivide anche un certo gusto per i proclami.
Purtroppo il suo deprecabile ferimento diventerà il pretesto per i fans (non ha senso chiamarli più sostenitori o simpatizzanti meglio forse adepti) di santificarlo finché è ancora in vita e cosa obiettivamente peggiore potrebbe segnare l'inizio di altre violenze.
Di tutto questo verrannno comunque accusati gli altri quando il principale responsabile è ancora una volta Berlusconi stesso. Nessuno ha il coraggio di dire che lui e gli uomini della sua corte dal '94 non hanno fatto altro che esasperare ed esagerare i termini non tralasciando le offese a categorie o personali.
Tutto questo allontanerà almeno per il momento lo spettro dei veri problemi di Berlusconi. La crisi economica? No di certo. Le indagini sulla sua (tutta da dimostrare) affiliazione alla mafia che sembrano avvicinarsi a momenti decisivi.
Ora la stampa avrà dell'altro di cui parlare e sarà costretta ad adottare toni più pacati. Ma questo forse è un bene. Alla fine cosa intendo dire: che il gesto di quest'imbecille non fa che favorire la destra e in particolare Mr B. Qualcuno già si chiede se la cosa non sia stata studiata a tavolino (in effetti alcuni particolari di come questo Tartaglia sia passato inosservato e abbia potuto indisturbato prendere la mira sono ambigui) ma francamente dubito che una persona o un gruppo politico possa pianificare una cosa del genere. Ciononostante il tempismo con cui capita ha dell'incredibile, all'indomani delle dichiarazioni europee di Mr B.
Non può che preoccupare il fatto che una persona sia pronta al gesto eclatante alla violenza pubblica. Nel caso di Mr B però francamente preferirei che morisse per cause naturali (nel senso che tutti prima o poi crepiamo e fino a prova contraria è umano, l'ho visto perdere del sangue): non vorrei mai che lo trasformassero in un martire delle libertà.
Sdrammatizzo.
Tuttavia sempre più spesso penso che questo Paese abbia bisogno di una rivoluzione. Io ho intrapreso la mia, minuscola, ve l'ho già detto e non ha niente a che vedere con Mr B, ma un po' con il sistema che in fondo anche lui rappresenta. Intravedo però il bisogno di una rivoluzione più ampia, una rivoluzione dei valori, una rivoluzione sociale. Ma poi penso anche che molti miei concittadini non la meriterebbero neppure. Offrire loro una possibilità che non saprebbero riconoscere o comprendere non ha senso. Nonostante tutto molti sono felici così con i loro programmi televisivi idioti, con il loro iPhone da toccare ma del quale non sanno nemmeno leggere il manuale d'uso, con i loro status stagionali, con i loro sabato notte, le audi bianche e le lampade UV. Mi guardo attorno e concludo che sono io che ho bisogno di una rivoluzione e che sono proprio un egoista di merda a voler cambiare il mio Paese per un mio capriccio e che sarebbe eticamente più corretto lasciare agli idioti la loro terra dei cachi. Loro qui sono felici perché rovinargli la vita?
Così ho deciso che proverò la mia piccola rivoluzione e se funzionerà sarò felice anch'io. In caso contrario leverò il disturbo.
In fondo ora prendere in considerazione il prossimo fallimento non mi disgusta.
Non avrei mai pensato di doverlo dire ma è così.
Ieri, domenica 13 dicembre 2009, il nostro Presidente del Consiglio è stato colpito al volto da una statuetta raffigurante il duomo di Milano scagliatagli addosso da un tale Tartaglia, ingegnere elettronico incensurato in cura psichiatrica da un decennio.
Me ne vergogno, ma voglio essere sincero: una parte di me ha provato una sorta di piacere. Perdonatemi per questo. Voglio unirmi a tutti i messaggi di condanna per questo folle, irresponsabile, vigliacco e bastardo gesto. Nel quale personalmente però non vedo nulla di politico. Fosse stato un gesto politico avrebbe avuto un messaggio, avrebbe tirato del fango o del letame o delle uova marce... (non voglio dare troppe idee e passare per terrorista, SONO COSE CHE NON SI FANNO STO SOLO PROVANDO A RAGIONARE).
Però sono stati prontamente accusati tutti i giornali "di sinistra", i giudici (comunisti) e i politici che "innalzano" lo scontro verbale come Tonino Di Pietro.
[Tonino Di Pietro viene accusato di innalzare lo scontro verbale... e nessuno del PD, dei Radicali, dei Comunisti... di coloro che stanno a sinistra dell'UDC insomma proferisce una parola al riguardo. Mah]
Sono certo che la destra saprà sfruttare il gesto di questo imbecille al meglio. Bondi piange, Bonaiuti parla già di profezie. Al San Raffaele è apparsa la stella cometa.
Berlusconi perdonerà Tartaglia con un gesto della mano e dimostrerà ancora una volta a tutti la sua magnanimità.
Rimane il fatto che è il politico più odiato della storia della Repubblica Italiana assieme a Mussolini con il quale condivide anche un certo gusto per i proclami.
Purtroppo il suo deprecabile ferimento diventerà il pretesto per i fans (non ha senso chiamarli più sostenitori o simpatizzanti meglio forse adepti) di santificarlo finché è ancora in vita e cosa obiettivamente peggiore potrebbe segnare l'inizio di altre violenze.
Di tutto questo verrannno comunque accusati gli altri quando il principale responsabile è ancora una volta Berlusconi stesso. Nessuno ha il coraggio di dire che lui e gli uomini della sua corte dal '94 non hanno fatto altro che esasperare ed esagerare i termini non tralasciando le offese a categorie o personali.
Tutto questo allontanerà almeno per il momento lo spettro dei veri problemi di Berlusconi. La crisi economica? No di certo. Le indagini sulla sua (tutta da dimostrare) affiliazione alla mafia che sembrano avvicinarsi a momenti decisivi.
Ora la stampa avrà dell'altro di cui parlare e sarà costretta ad adottare toni più pacati. Ma questo forse è un bene. Alla fine cosa intendo dire: che il gesto di quest'imbecille non fa che favorire la destra e in particolare Mr B. Qualcuno già si chiede se la cosa non sia stata studiata a tavolino (in effetti alcuni particolari di come questo Tartaglia sia passato inosservato e abbia potuto indisturbato prendere la mira sono ambigui) ma francamente dubito che una persona o un gruppo politico possa pianificare una cosa del genere. Ciononostante il tempismo con cui capita ha dell'incredibile, all'indomani delle dichiarazioni europee di Mr B.
Non può che preoccupare il fatto che una persona sia pronta al gesto eclatante alla violenza pubblica. Nel caso di Mr B però francamente preferirei che morisse per cause naturali (nel senso che tutti prima o poi crepiamo e fino a prova contraria è umano, l'ho visto perdere del sangue): non vorrei mai che lo trasformassero in un martire delle libertà.
Sdrammatizzo.
Tuttavia sempre più spesso penso che questo Paese abbia bisogno di una rivoluzione. Io ho intrapreso la mia, minuscola, ve l'ho già detto e non ha niente a che vedere con Mr B, ma un po' con il sistema che in fondo anche lui rappresenta. Intravedo però il bisogno di una rivoluzione più ampia, una rivoluzione dei valori, una rivoluzione sociale. Ma poi penso anche che molti miei concittadini non la meriterebbero neppure. Offrire loro una possibilità che non saprebbero riconoscere o comprendere non ha senso. Nonostante tutto molti sono felici così con i loro programmi televisivi idioti, con il loro iPhone da toccare ma del quale non sanno nemmeno leggere il manuale d'uso, con i loro status stagionali, con i loro sabato notte, le audi bianche e le lampade UV. Mi guardo attorno e concludo che sono io che ho bisogno di una rivoluzione e che sono proprio un egoista di merda a voler cambiare il mio Paese per un mio capriccio e che sarebbe eticamente più corretto lasciare agli idioti la loro terra dei cachi. Loro qui sono felici perché rovinargli la vita?
Così ho deciso che proverò la mia piccola rivoluzione e se funzionerà sarò felice anch'io. In caso contrario leverò il disturbo.
In fondo ora prendere in considerazione il prossimo fallimento non mi disgusta.
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