19 giugno 2007

Tette al vento, ma culi ben coperti

Che gli Stati Uniti d'America fossero un paese pieno di contraddizioni lo sapevamo già. Un grande paese con stati molto ricchi e altri poveri, posti dove splende il sole tutto l'anno e altri sommersi sempre dalla neve, città densamente industrializzate e villaggi prettamente agricoli. Differenze radicali che si riflettono nella società: 52 stelline bianche sulla bandiera, tutte con una propria anima, stili di vita diversi e leggi proprie. Per molti è proprio questo il bello dell'America. E' così che venerdì mi capita di leggere sui giornali che a Delacambre, cittadina della Luisiana, il sindaco ha bandito i pantaloni a vita bassa e d'ora in poi chi li indosserà, mettendo in bella mostra il proprio underwear, rischia una multa di 500 dollari e fino a sei mesi di galera. Ed è sempre così che ieri gli stessi quotidiani riportano la notizia che a New York, una giovane donna è stata risarcita dal comune con 29mila dollari perché la polizia le aveva negato il diritto di andare in giro con le tette al vento, come autorizzato invece dalla legge. Nel 1992 infatti un tribunale statale ha riconosciuto che anche le donne, come gli uomini, possono andare per strada a torso nudo. Non c'è dunque da stupirsi che si tratti dello stesso Paese che per garantire la propria democrazia non esiti a toglierla ad altri.

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