11 settembre 2007

I primi effetti del V-day

dal Sole 24 ore: Sabato mattina io e Candida eravamo a Milano, per l'esattezza in piazza Lima, tra tutti coloro che si sono alzati, si sono infilati le scarpe e, documento alla mano, sono scesi per comunicare all'Italia senza gridare slogan né tantomeno gettare bottiglie incendiarie, il proprio dissenso. Abbiamo firmato la proposta di Beppe Grillo per un parlamento pulito, perché crediamo sia una cosa normale, anzi oserei dire naturale, che un cittadino italiano condannato per qualsiasi crimine debba perdere il diritto a candidarsi come rappresentante del popolo. Il giorno dopo però, su tutti i giornali e i notiziari, nessuno si è occupato di questo aspetto dell'iniziativa, ma tanti, troppi si sono piuttosto concentrati sulla minaccia politica rappresentata da Grillo. Già, un comico che parla di politica preoccupa. Va bene soltanto se fa le imitazioni al bagaglino, ma non metta becco su proposte di legge o su vicende di dubbia limpidezza (qualcuno si ricorda della vicenda Guzzanti?).
Se Grillo fa scendere in piazza un triglione di persone, significa che vuole fondare un nuovo partito, non che il suddetto triglione di persone s'è rotto le palle (scusate la franchezza) della classe politica e preferisce informarsi autonomamente su internet anziché ascoltare quanto ha da dire la stampa ufficiale.

Nessun commento: