Ognuno ha una sua perversione. Piccola o grande che sia non importa. Importa piuttosto se questa perversione porti o meno a compiere atti illegali o ad approfittare dell'altrui "ingenuità", così come pare sia accaduto di recente a Bari. Notizia fresca di stamattina è l'arresto di un agente di commercio con l'hobby della fotografia reo di aver convinto giovani e sexy minorenni (si dice addirittura un vaghissimo "decine") a interpretare sotto la sua regia, improvvisati film a luci rosse. In cambio offriva per ognuna di loro un book fotografico dichiarandosi un operatore ben inserito nel mondo della moda e garantendo visibilità alle modelle in erba sulle più autorevoli riviste di settore. Ora, la perversione di quest'uomo consisteva nell'essere regista per un giorno, per potersi vedere i propri film hard sperimentando le proprie idee e misurando la propria abilità di cineasta della domenica. Per raggiungere il suo scopo raccontava una piccola bugia, è vero, ma alla fine, apparentemente, non costringeva nessuno a fare ciò che non voleva... Ora è indagato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione (anche se non è chiaro cosa ci facesse poi con questi filmini) e per aver organizzato scambi di coppia nel pub che gestiva (location anche delle riprese). D'accordo non si fa, non ne posso che convenire, ma c'è da dire che queste ragazzine per diventare veline sono veramente disposte a tutto! Insomma, alla fine dei conti, il nostro trentaduenne di Bari non ha fatto altro che sfruttare il sistema, già evidentemente malato di suo. La denuncia pare sia partita dai reclami di un paio di mamme, sull'orlo di una crisi di nervi perché dopo mesi ancora non avevano ricevuto nessuna telefonata da nessuna rivista famosa o da qualche prezzolato agente di moda... "Allora ci ha fregato!!"
Le ragazzine volevano fare le veline, lui voleva diventare come Corona. Tutti seguivano il loro ideale modello di vita. È il modello che fa schifo.
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