Stamattina apro il giornale e scorro le marcature della partita di ieri sera... finalmente la mia Inter è tornata!
10 maggio 2007
Pazza Inter... ora ti riconosco
Una volta mi proclamavo interista, e lo facevo per giunta con orgoglio, a testa alta, perché la mia era la squadra che i torti arbitrali li subiva (beh quasi sempre...). Poi c'è stato IL mondiale e tutti siamo diventati tifosi, tutti insieme appassionatamente a cantare l'inno nazionale, tutti a scoprire di appartenere a un popolo. Finalmente l'Italia si è sentita una nazione unita. Niente più sterili polemiche nord-sud, destra-sinistra, autoctoni o extra, morigerati od omo. Poi fu la volta delle sentenze su calciopoli e il Belpaese è tornato a dividersi: anti-Moggi, tanti, e pro-Moggi, pochi ma convinti. La conseguenza a tavolino fu lo scudetto assegnato all'Inter. Il 14° della sua storia, il secondo della mia memoria. Ricordo quanto esultai nel lontano (sigh) 89... Tanta attesa, tante difficoltà, tanti volti e altrettanti nomi passati sulle spalle di quella casacca, campionati giocati fino all'ultimo nella speranza di agguantare l'ambito trofeo, polemiche ed ectoplasmatici rigori(chissà perché fantasma poi, io li vedevo benissimo), promettenti vittorie e sonore batoste, goal da cineteca e risultati tennistici, e su tutto aleggiava l'irreparabile onta del derby. Lo scudetto vinto a tavolino è stato per me una delusione atroce, l'ennesima da mite interista. Tanta fatica, tanto sudore per scoprire, o meglio per avere la conferma, che tutto, ma proprio tutto, altro non era che una clamorosa presa per il culo. Bene, da italiano ci sono abituato, ma un po' di amarezza rimane. Si arriva dunque al più recente campionato, la marcia trionfale dell'Inter com'è stata definita da alcune eccelse menti ed io non ho seguito praticamente nessuna partita. Inizialmente perché ripudiavo il sistema, in seguito anche, lo ammetto, per scaramanzia. Guardavo la "mia" squadra con la coda dell'occhio, sbirciando i risultati soltanto alla fine delle gare. Alla fine ho esultato, sì, lo ammetto. Ho esultato ma con tono dimesso. In tutti questi mesi infatti non sono riuscito a riappassionarmi al nostro beneamato campionato di serieAtim, mi spiace, non ce l'ho proprio fatta. Semplicemente percepivo una crescente difficoltà nel riconoscere quella squadra così determinata e vincente con l'Inter che avevo lasciato prima dei mondiali. Nessun risultato altalenante! Vittoria dopo vittoria, una vera schiacciasassi. E per il tifoso nessun patema. Mi spiace ma io non ci sto! Se devo essere interista, almeno lasciatemi soffrire.
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