12 marzo 2007

Le ricette di Nonna Maria

Mi ritrovo sempre più spesso a pensare per stereotipi. Quando penso ad una vecchietta inglese, per esempio, mi immagino una signora piccolina, capelli bianchi raccolti in un grazioso chignon, occhiali dalla montatura dorata. Un po’ nonna papera e un po’ miss Marple. Una simpatica nonnina che vive sola in un tipico cottage di un piccolo villaggio sperduto nella campagna inglese. Curiosa e magari un po’ impicciona; unico svago il rito del te con le amiche, per poter spettegolare del vicinato, e la cura delle sue magnifiche rose. Niente male come cliché, no?
L’hobby del giardinaggio pare c’è l’abbia anche Lady Tabram, ma la sua passione non sono di certo le rose.
Soprannominata “Nonna Cannabis” questa simpatica vecchietta di sessantotto anni è diventata in Gran Bretagna una celebrità tanto quanto il suo modello cinematografico Grace. Avete mai visto il film «L’erba di Grace»? Beh! La vita idilliaca che Grace conduce subisce una brusca svolta alla morte del marito: una montagna di debiti, l'esistenza di una ex amante e la prospettiva di perdere la bellissima casa in cui vive. Tutto ciò la convincono a mettere a frutto il suo pollice verde e dedicarsi, nella serra dietro casa, alla coltivazione della marijuana.
Non difficoltà finanziarie ma motivi terapeutici sono i fini che hanno spinto “Nonna Cannabis” a coltivare con tanto amore le sue piantine di maria, in barba alla nostrana “Nonna Pina” e le sue miracolose tagliatelle effetto vitamina. A chi le ha fatto notare che coltivare marijuana è illegale, ha candidamente risposto che non si sente affatto un criminale, perché sostiene che la cannabis è un’erba del tutto naturale come ce ne sono tante e ha effetti collaterali così come del resto avviene per tanti altri farmaci venduti legalmente in farmacia. A chi, ancora, le ricorda che l’uso di tali sostanze provoca la perdita della memoria immediata, precisa che gli anziani già soffrono di questo problema senza usare marijuana. Tesi scientificamente provate…come darle torto??!!!
Così quando è stata arrestata ha ammesso di essere “colpevole” di usare cannabis cinque volte al giorno per cinque volte la settimana (alla faccia del più incallito pivello tossicomane!!) sempre con finalità terapeutiche e che siccome è contraria al fumo (perché fumare fa male!) usa l’erba come ingrediente nella preparazione dei piatti. Racconta che le è stata consigliata da un “amico” per placare gli insopportabili dolori alle articolazioni che le causano sofferenza e da allora, visti i benefici risultati, ne ha sempre fatto uso, tanto da fondare qualche anno fa un “club culinario”, composto da altri innocui vecchietti pusher con tanto di reumatismi e osteoporosi galloppante, dove si diletta a preparare deliziosi manicaretti: zuppe, cioccolate, torte e biscotti tutto a base di marijuana. Pezzo forte del menù? L’infuso di erbe da mescolare al te per rendere più piacevole il rito delle cinque. E’ quello che Lady Tabram si è preoccupata di fare anche il giorno in cui la polizia le ha messo a soqquadro casa e sequestrato trenta pianticelle di marijuana e parecchi vasi di vetro sparsi in cucina pieni di foglie secche e semi di cannabis, ha offerto gentilmente agli agenti te e biscottini. Peccato però che presto Nonna Maria verrà processata, pare proprio che stavolta le Autorità non abbiano mangiato la foglia!

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