09 ottobre 2007
Conflitto d'emittenze
L’Unione Europea si appresta ad agire contro l’Italia. Saremo puniti. E questo perché il Parlamento non è ancora stato in grado di approvare il disegno di legge che il Ministro per le Telecomunicazioni Paolo Gentiloni ha presentato lo scorso gennaio, che ha come unico scopo quello di dare un’aggiustatina alla famosa Legge Gasparri e accolto da Berlusconi con le seguenti parole: “non è un disegno di legge, ma un piano criminale verso il capo (il capo?) dell’opposizione e verso le sue proprietà private”. Una legge che, vale la pena ricordarlo, è oscura persino al suo stesso autore. Vi ricordate gli incentivi sull’acquisto dei decoder per il digitale terrestre tanto pubblicizzati da diventare un tormentone? Quella! Una legge che secondo Fedele Confalonieri “regala a Mediaset un bacino di crescita potenziale di 1-2 miliardi di euro”. Una legge che fu sbandierata ai quattro venti come simbolo di grande progresso dal governo berlusconiano quanto bollata come immorale da chi allora stava all’opposizione (ahh il conflitto d’interesse…). Bene, questa bella legge fu bocciata dall’Unione Europea. Questo però non è stato altrettanto pubblicizzato con volantini e spot. Applausi dalla sinistra. Smorfie di disappunto dalla destra. Cosa è successo dopo? Niente. Risultato? Nessuno l’ha ancora cambiata, ma se gli italiani non dicono nulla perché ormai talmente assuefatti agli abusi da aver perso la capacità di indignarsi, per una volta tanto ci pensa Bruxelles a dire la sua. Come al solito la destra fa i propri interessi e la sinistra… pure. Intanto in Europa ci ridono dietro. Tanto per cambiare.
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