Al termine di Ballarò sono preoccupato e stavolta non solo per il mio futuro.
Sono sempre più preoccupato per quello di questo Paese.
Per la democrazia.
Quello che vedo, quello che sento non può appartenere a un moderno paese democratico (occidentale).
Alcuni rappresentanti della destra continuano sordi ad alzare i toni ma accusano gli altri di farlo. Indicano responsabili, diffamano senza prove, fomentano e allo stesso tempo sostengono che a fare tutto ciò, ad essere responsabili del clima di odio che si sta creando siano quegli esponenti della sinistra e i giornalisti (perché si sa siamo tutti bolscevichi) come Santoro e Travaglio accusato quest'ultimo dall'onorevole Cicchitto pubblicamente in aula di essere un terrorista mediatico. Terrorista mediatico! Un giornalista che svolge il suo lavoro è un terrorista mediatico?
Vengono reclamate iniziative legali, provvedimenti. Il Ministro Maroni promette cha da giovedì ci sarà una stretta per fermare i siti internet che fomentano la violenza.
Mi conviene scrivere il più possibile domani allora prima di essere oscurato come avviene in Cina, a Cuba e in altri paesi liberi.
Tradotto chi non appoggia Mr B deve tacere per sempre.
Francamente però sono ancora più meravigliato dal tipo di sostegno e consenso di cui Berlusconi gode. Viene adulato, idolatrato. Il suo popolo lo chiama semplicemente Silvio. Come per i fasci era Benito. Per il suo popolo lui è infallibile, è perfetto. Al di là delle simpatie come si può essere così ciechi? Come si può piangere in preda al panico perché il proprio leader politico si è spaccato un labbro? Dedicargli canzoni, poesie e attendere davanti all'ospedale quando (per fortuna perché di questo si è trattato, il bilancio poteva essere peggiore!) ha ferite marginali e guaribili. Ne fanno un martire oggi che è solo una vittima, figuriamoci quando scomparirà in circostanze misteriose (come tutte le vere rockstar) proprio mentre i suoi rapporti con la mafia staranno per diventare pubblici. I caraibi, i paradisi off shore nei quali è accolto come un re, lo attendono per una vecchiaia serena. Ma lui è troppo buono e preferisce rimanere qui con noi, a recitare la parte dell'eroe e del martire.
E' impressionante come tutto ciò che dica sia preso come vangelo, è preoccupante a parer mio.
Il regime è vicino.
Le modifiche che Lega e PDL vogliono apportare alla Costituzione si muovono tutte in questa direzione: più poteri al Premier e al governo, riduzione del Parlamento e del suo ruolo e maggiore controllo della magistratura.
Probabilmente anzi sicuramente io non so di cosa parlo.
Parlo perché c'ho le dita verrebbe da dire.
So però che questo Paese è diventato proprio una bella merda.
La gente che incontro non ha più voglia. Non c'è creatività, non c'è speranza.
Fare qualsiasi cosa è diventato sempre più difficile se non appartieni all'oligarchia. La mia generazione non ha futuro. Io non ho futuro. Non potrò costruirmi una famiglia e so che di questo non posso dare la colpa solo a Berlusconi ma anche a lui.
16 dicembre 2009
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