Ora, se per ognuno di noi comuni mortali il Natale commerciale è una grandissima rottura di palle, figuratevi cosa possa essere per chi conta veramente a questo mondo, per una famiglia importante, per, echennesò, per i Bush per esempio. Immaginatevi cosa possa essere organizzare le feste di Natale per la famiglia presidenziale. Per fortuna Laura Bush può contare oltre che sulla sua personale esperienza, sull'appoggio di fior fiore di consulenti e collaboratori che l'aiutano a organizzare e gestire il tutto. Si parla di circa 900 mila cartoline da spedire, 60 mila ospiti da ricevere (e chissà quanto magnano pure) e 33 alberi di Natale, giusto per dare un ordine di grandezza. Per farlo si fa aiutare da 73 volontari (volontari? traduzione: pagati in nero) che lavorano incessantemente anche per preparare il presepe del diciottesimo secolo e soprattutto per l'annuale cortometraggio che vede come protagonista la dolcissima coppia di fox terrier presidenziali.
Dato che capisco la difficoltà e la delicatezza del momento in casa Bush, vorrei anch'io porgere anzi tempo i miei omaggi e gli auguri di passare un sereno Natale, fortunatamente l'ultimo, alla Casa Bianca. Per farlo ho pensato dunque di mandare idealmente alla signora Bush (immortalata nella foto mentre soppesa un'artistica palla) non una ma un sacco di cartoline. Un sacco di cartoline che il governo americano non vuole mostrare a nessuno... Non le ho fatte io, ma i marines che il suo buon maritino ha spedito in Iraq. Per vederle cliccate qui.